Informazioni personali

La mia foto
Viaggiatore in (ri)cerca...

venerdì 11 novembre 2011

Perdersi.

Non conosci davvero una città finché non ti perdi tra le sue strade infinite.
Non conosci davvero te stesso finché non ti perdi tra le strade di una grande città.
Io le incontro così, le città. Perdendomi.
E’ così che ho iniziato il mio passaggio a Porto. Senza una cartina tra le mani. In Spagna c’è un verbo utilizzato per dire “camminando a piedi”, si dice “Andando”. Per un italiano è strano perché andare, per noi, vuol dire muoversi, in qualsiasi modo, da un posto all’altro. Per loro no. Andare è andare a piedi. E basta.
Andando per la città allora, mi accorgo che c’è qualcosa che non ho mai visto da nessuna parte: i colori.
A Porto, di diverso, c’è la sensazione di essere caduto su una tavolozza di un pittore fiammingo. Rosso. Blu. Azzurro. Verde ma non troppo. Colori, gente. In città.
Mi sono perso tra le strade di Porto, poi ho deciso di prendere una cartina.
Solo per non avere l’impressione di non aver visitato niente ho fatto il giro che mi consigliavano per vedere il più possibile, ma la vera visita l’avevo già fatta tra quelle stradine strette, tutte in pietra, sovrastate da palazzi altissimi, luci buie per la via, inquietanti. Dal basso verso l’alto, come per scalare una montagna. E poi…il panorama.
Come ve lo spiego il cielo di Porto?  

7 commenti:

  1. Che spettacolo! Comunque per il fatto di perdersi tra quegli angoli che non sono contemplati nelle guide turistiche hai il mio totale appoggio. È il metodo migliore secondo me :)
    Poi girare a piedi è allo stesso tempo un'immersione nella vita della suddetta città :)
    Quanto mi piace visitare posti nuovi :)

    Davvero un bel post, complimenti :)

    E.

    RispondiElimina
  2. E' stata davvero una FULL IMMERSION magica! Grazie Emanuele!

    RispondiElimina
  3. Sono soddisfazioni!
    Mi dispiace che ti sia perso...o forse no. Che meraviglia!

    RispondiElimina
  4. Ho amato il verbo "andar" dal primo momento... c'è tutto il percorso dentro, c'è il piede che si solleva... il tallone, la punta, puoi sentire la gamba che copie il passo, puoi cogliere la testa che di gira e scruta... C'è tutta l'anima che può avere una parola e tutta l'emozione che può avere un verbo!

    RispondiElimina
  5. Ps. Quando non scrivi, parli con le tue foto

    RispondiElimina