Cavaliere: “Vedi anche tu, fido scudiero, quel che ved’io?”
Scudiero: “Io vedo solo quello. Se m’intendi.”
Cavaliere: “T’intendo. Chissà cosa starà cercando, puntandoci addosso quello strano arnese.”
Scudiero: “Non lo so, ma non mi piace per niente. E poi si vede che non è uno di cui ci si possa fidare.”
Cavaliere: “Sempre il solito esagerato. Se tutti fossimo più gentili e disponibili, in questo mondo, ci sarebbe più sole.”
Scudiero: “Quello comunque qui non manca, caro padrone.”
Cavaliere: “Sì, ma arriverà il freddo, tra poco, e chissà se quello sarà ancora lì.”
Scudiero: “Non credo, sembra uno di passaggio.”
Cavaliere: “Sì, si vede che non è del posto. Ma l’essere di passaggio non vuol dire niente. C’è gente che ha passato una vita ad aspettare. A passeggiare. A passare. A errare, proprio come noi. A proposito, non ti sembra strano che un cavaliere errante e il suo scudiero siano costretti a stare fermi immobili per sempre, in questo parco?”
Scudiero: “Proprio questo pensavo. Noi quand’è che passiamo? Non c’è nessuna principessa da salvare, nessun gigante da battere?”
Cavaliere: “Non so. Dovremmo chiedere al cavaliere e allo scudiero che ci stanno di fronte.”
Scudiero: “Io vedo solo quello. Se m’intendi.”
Cavaliere: “T’intendo. Chissà cosa starà cercando, puntandoci addosso quello strano arnese.”
Scudiero: “Non lo so, ma non mi piace per niente. E poi si vede che non è uno di cui ci si possa fidare.”
Cavaliere: “Sempre il solito esagerato. Se tutti fossimo più gentili e disponibili, in questo mondo, ci sarebbe più sole.”
Scudiero: “Quello comunque qui non manca, caro padrone.”
Cavaliere: “Sì, ma arriverà il freddo, tra poco, e chissà se quello sarà ancora lì.”
Scudiero: “Non credo, sembra uno di passaggio.”
Cavaliere: “Sì, si vede che non è del posto. Ma l’essere di passaggio non vuol dire niente. C’è gente che ha passato una vita ad aspettare. A passeggiare. A passare. A errare, proprio come noi. A proposito, non ti sembra strano che un cavaliere errante e il suo scudiero siano costretti a stare fermi immobili per sempre, in questo parco?”
Scudiero: “Proprio questo pensavo. Noi quand’è che passiamo? Non c’è nessuna principessa da salvare, nessun gigante da battere?”
Cavaliere: “Non so. Dovremmo chiedere al cavaliere e allo scudiero che ci stanno di fronte.”
Scudiero: “Quei due non mi sono mai stati simpatici. Non stanno mai fermi. Basta un po’ di vento e subito cominciano a muoversi. Restano lì, per fortuna, ma non son capaci a star’immobili.”
Cavaliere: “Sono meglio di noi, che non possiamo neanche esitare un pochino. Hanno una forma di movimento, in divenire.”
Scudiero: “Bah, e comunque quello lì io lo vedo diverso, da quando è venuto la prima volta”
Cavaliere: “E cosa vedi?”
Scudiero: “Non so, ha più consapevolezza. Ma perde di avventurosità.”
Cavaliere: “Avventurosità?”
Scudiero: “Sì. Come sa anche vossignoria, quando prima di partire ci si crede che ad ogni angolo ci sia un drago o un bandito, che mille avventure stiano lì ad aspettare, mezze addormentate, in attesa di un coraggioso cavaliere. E poi invece quando si comincia ad errare ci si rende conto che l’avventura sta nelle piccole cose. Nella ricerca di un fiume per abbeverarsi. Nella raccolta di un frutto o nell’incontro in un’osteria che sembra un castello.”
Cavaliere: “Era un castello, ti dico. Però t’intendo. Con la fantasia si può credere di esser pronti a tutto. Poi magari non succede niente.”
Scudiero: “Bah. A vederlo sembra felice, però. E’ spaventato, ma felice.”
Cavaliere: “Gli manca uno scudiero. E un cavallo. Poi ha tutto l’aspetto di un cavaliere errante. Armato magari di quell’arnese che ci guarda ancora.”
Scudiero: “Magari lo scudiero lo trova Andando. Magari quando tornerà. Avrà sicuramente qualcuno che l’aspetta.”
Cavaliere: “Son le principesse che aspettano. Non gli scudieri.”
Scudiero: “Si ma quelli che accompagnano siamo noi scudieri. Voi avete passato più tempo con me che con la vostra amata Dulcinea.”
Cavaliere: “Solo perché io non ero con lei. E lei non era con me. Se avessimo potuto…”
Scudiero: “Voi sottovalutate l’importanza di uno scudiero. Me ne ricorderò quando avrete voglia di scendere dal cavallo.”
Cavaliere: “Sono secoli che vorrei scendere, a dire il vero. Ma siamo intrappolati qui.”
Scudiero: “Pensate a quante avventure avremmo potuto compiere, in giro per il mondo, in tutti questi anni.”
Cavaliere: “Magari le compirà lui. O magari raggiungerà la principessa. O troverà uno scudiero. O un’altra principessa. O magari le racconterà, tutte queste avventure. Prima di raccontarle, però, dovrebbe viverne.”
Scudiero: “Non ti dimenticare di viverle, le tue avventure. Che a raccontarle c’è sempre tempo.”
Scusate il ritardo.Sono tornato. Anzi, sono appena partito.
Scudiero: “Si ma quelli che accompagnano siamo noi scudieri. Voi avete passato più tempo con me che con la vostra amata Dulcinea.”
Cavaliere: “Solo perché io non ero con lei. E lei non era con me. Se avessimo potuto…”
Scudiero: “Voi sottovalutate l’importanza di uno scudiero. Me ne ricorderò quando avrete voglia di scendere dal cavallo.”
Cavaliere: “Sono secoli che vorrei scendere, a dire il vero. Ma siamo intrappolati qui.”
Scudiero: “Pensate a quante avventure avremmo potuto compiere, in giro per il mondo, in tutti questi anni.”
Cavaliere: “Magari le compirà lui. O magari raggiungerà la principessa. O troverà uno scudiero. O un’altra principessa. O magari le racconterà, tutte queste avventure. Prima di raccontarle, però, dovrebbe viverne.”
Scudiero: “Non ti dimenticare di viverle, le tue avventure. Che a raccontarle c’è sempre tempo.”
Scusate il ritardo.Sono tornato. Anzi, sono appena partito.
M'era venuto sto atroce dubbio!
RispondiEliminaCiao Enea!
Come sa anche vossignoria, quando prima di partire ci si crede che ad ogni angolo ci sia un drago o un bandito, che mille avventure stiano lì ad aspettare, mezze addormentate, lawn salwar kameez , ladies lawn suits , pakistani lawn collection , pakistani suits online , embroidered lawn suits , pakistani suits , lown dress , pakistani printed suits , pakistani lawn suits with chiffon dupatta , lawn clothes in attesa di un coraggioso cavaliere. E poi invece quando si comincia ad errare ci si rende conto che l’avventura sta nelle piccole cose. Nella ricerca di un fiume per abbeverarsi.
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